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Cantine aperte 2015: il bicchiere è mezzo pieno!

di Matteo Bruni, wesocial.it

L’edizione 2015 di Cantine Aperte ha assunto la dimensione di un evento social allo stato puro, perfettamente integrato nelle dinamiche delle varie realtà territoriali dell’Umbria.
Mai come quest’anno, l’esperienza vissuta da migliaia di appassionati è stata raccontata e condivisa sfruttando le potenzialità della comunicazione 3.0. Tenendo conto del numero di cantine aderenti all’iniziativa (48) e considerando che molte di esse (purtroppo) ancora non concepiscono i social network come possibilità di sviluppo, il giudizio nel suo complesso è positivo, certamente in crescita e di buon auspicio per il futuro.

Facebook: tante strategie, un unico scopo!
Si sa che Facebook si presta benissimo al racconto delle storie e delle emozioni dei suoi protagonisti e certamente Cantine Aperte 2015 non ha fatto eccezione. Osservando il lavoro delle singole cantine, appare evidente la “messa in moto” di varie strategie comunicative, diverse tra loro ma tutte finalizzate a raccontare l’esperienza in tutte le sue sfumature.

[...] Il ruolo decisivo dei blogger: il caso della Strada dei Vini del Cantico.
Cinguettare non è mai stato il punto di forza delle aziende vitivinicole umbre e Cantine Aperte 2015 ne è stata la riprova: in pochi lo utilizzano, ancora meno lo fanno correttamente, limitandosi per lo più a sporadici tweet spesso e volentieri de-contestualizzati da tutto il resto.
In termini di comunicazione, molto interessante è stata l’iniziativa portata avanti dalla Strada dei vini del Cantico; ecco il tweet di presentazione:


L’ente, che per tutto l’anno si occupa della promozione del territorio in prima persona, ha adottato per l’occasione una strategia diversa. Cogliendo al volo le potenzialità della manifestazione, si è puntato su una nicchia selezionata di food & travel blogger, sul loro occhio critico e sulla loro cassa di risonanza mediatica. Per tutto il weekend li ha accolti presso le proprie strutture ricettive, serviti e riveriti, li ha accompagnati in giro per le cantine e li ha coinvolti in varie attività: visite riservate alle cantine, degustazioni guidate e – addirittura – giri panoramici in elicottero.

Il resto lo hanno fatto loro: hanno raccontato la propria esperienza e le proprie emozioni, hanno postato immagini e contenuti al grido #umbriatantaroba amplificando il messaggio su scala nazionale, come “richiesto” e sperato dagli organizzatori dell’iniziativa.

E le cantine? Nell’immediato, chi ha saputo sfruttare la loro “presenza” ne ha tratto giovamento in termini di afflusso all’evento, aiutati pure dalla stupenda giornata di sole; inoltre, guardando al futuro, il giudizio positivo espresso da queste figure, certamente potrà giocare un ruolo importante in termini di brand awareness e di promozione della propria offerta. Ma questa è tutta un’altra storia.

In definitiva, da Cantine Aperte 2015 ne esce un Umbria del vino 3.0 rafforzata, in crescita e soprattutto in grado di diversificare la propria strategia in base agli obiettivi prefissati; un movimento in grado di trasmettere l’emozione della gente e degli appassionati, ma allo stesso tempo artefice di iniziative di promozione territoriale lodevoli e ben strutturate.

L’appuntamento è al 2016, con la speranza di essere testimoni dell’ulteriore crescita della nostra magnifica regione.

Cin Cin!!!

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Data: 15 Giugno 2015
Fonte: wesocial.it
Matteo Bruni
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