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Umbria: lo Smeraldo nascosto d’Italia

Devo confessare. Prima di iniziare a viaggiare seriamente, la mia conoscenza geografica dell’Italia era limitata a quattro città: Roma, Firenze, Venezia e Milano e una regione: la Toscana. Conoscevo questi posti grazie ai film di Hollywood, alla moda e all’arte. Non avevo la più pallida idea dei paradisi che mi stavano aspettando... uno di questi è sicuramente l’Umbria.

Nonostante l’Umbria sia in una posizione geograficamente vantaggiosa (direi che è praticamente al centro dell’Italia) i turisti, anche italiani, non così spesso la visitano. Oppure, se fanno una gita in Umbria, è spesso limitata solo alla città di Assisi. È un peccato perché l’Umbria offra veramente tanta roba: infiniti siti storici e borghi medievali, una buona enogastronomia, un paesaggio collinare spettacolare e varie attività all’aria aperta per gli amanti della natura.

Non conoscevo questo “cuore verde d’Italia” fino al weekend scorso, quando sono stata invitata da La Strada dei Vini del Cantico e Terre dei Bulgarelli a partecipare insieme a sei altri wine/food/travel blogger in un educational tour basato sull’eco-turismo e enogastronomia.

Siamo stati recuperati alla stazione di treno con macchine elettriche da Umbria Green Card. Non sono mai stata in una macchina elettrica, ma ho sempre apprezzato l’idea di girare senza inquinare. La prima cosa ho notato quando sono salita al bordo è stato il silenzio. Nel sedile dietro della macchina mi sono persa in un trance nel guardare i boschi, vallate, colline, vigne, prati e castelli che passavano davanti ai miei occhi. Il silenzio rende tutto il resto più intenso. Tutti i colori si mischiavano insieme come un dipinto vibrante di Claude Monet.

Come la panorama volava via fuori della macchina, anche il nostro weekend insieme è passato rapidamente. Qual’è la frase? Ah, sì. “Il tempo vola quando si diverta.” Era propio così. Ma non sono triste, perché la cosa magica di viaggiare è che posso portare sempre con me tutte i ricordi delle emozioni e dei momenti più memorabili. Ricorderò sempre il mio primo sorso di Sagrantino di Montefalco DOCG del 2007 che era tannico ed intenso con un bouquet ricco di aromi di frutti rossi, cannella e terra. Non dimenticherò mai la nostra gita in jeep elettrica una giornata di tarda primavera, 25 gradi, sole e niente umidità, persi in mezzo le vigne e gli oliveti che hanno più di 400 anni! Rimarrà sempre nella mia mente il primo morso alla scafata, un piatto tradizionale fatto con le fave... che al mio ritorno ho cucinato per una settimana. Poi, ci sono tutte le belle conversazioni con gli altri blogger e organizzatori dell’evento coi quali mi sono trovata in sintonia, coi quali, guarda un po’, condivido pensieri e valori.

Esplorare le terre, conoscere gli umbri, scoprire le loro tradizioni e la loro storia, imparare curiosità e divertirsi in tutto è quello che regala ogni viaggio. L’Umbria mi ha dato grandi emozioni e vi invito ad andarci per capire il perché!

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Data: 6 Giugno 2015
Fonte: italicanakitchen.com
Cindy Swain
Repubblica Italiana
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