Fontana Maggiore
Perugia
La Fontana Maggiore di Perugia è uno dei massimi esempi di scultura medievale italiana. Fu realizzata tra il 1278 e il 1280 da Nicola e Giovanni Pisano su progetto di Fra Bevignate, con l’ausilio per la parte idraulica di Boninsegna da Venezia, per celebrare il compimento del nuovo acquedotto. È composta da due vasche poligonali concentriche, sormontate da una tazza bronzea a sua volta coronata da un gruppo di tre figure femminili.
L’apparato decorativo, "una delle più potenti espressioni medievali della vita degli uomini" (Walter Binni), evoca nel suo complesso messaggio iconografico il programma politico e culturale del Comune perugino, attraverso la rappresentazione del sapere universale, della storia dell’umanità, in cui si inserisce la celebrazione di Perugia, della sua mitica fondazione e del suo ruolo nel territorio.
Vasca inferiore
Ogni riquadro è separato da una colonnina tortile e diviso a sua volta in due parti da un’altra colonnina. In 24 pannelli sono rappresentati a bassorilievo i mestieri dell’uomo attraverso i mesi dell’anno e i segni dello zodiaco. Vi sono poi raffigurati il leone e il grifo di Perugia, le sette Arti liberali, la Filosofia, episodi dell’Antico Testamento (Adamo ed Eva e la Cacciata dal paradiso terrestre), storie di Sansone, di David, Romolo e Remo, favole tratte da Esopo.
Vasca superiore
Poggia su colonnine e ha specchi lisci, eccetto uno verso il Palazzo dei Priori, con un’iscrizione a caratteri gotici sui restauri dell’acquedotto nel 1322. Lungo l’orlo superiore e la base di questo bacino corrono altre due iscrizioni sull’opera, e i suoi autori. Negli spigoli tra gli specchi sono presenti 24 statuette, raffiguranti simboli (Perugia, Trasimeno, Chiusi), santi, personaggi dell’Antico Testamento o relativi alla storia perugina.
La tazza
Il bacino in bronzo è opera di Rosso Padellaio, fonditore perugino (1277). È sormontato dal gruppo bronzeo delle Tre ninfe, che portano un’anfora da cui zampilla l’acqua.
Adiacente alla fontana vi è un pozzo di origine etrusco-romana (anche se è segnalato come pozzo medievale) profondo 47 metri che riforniva la città d’acqua.
[Fonte testo: Comune di Perugia]
[Fonte foto: Umbria Tourism - http://regione.umbria.mediagallery.it]
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