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Chiesa parrocchiale di San Matteo - Cannara

La Chiesa di San Matteo, sicuramente documentata nella seconda metà del XIV secolo, è stata trasformata nelle forme attuali nel 1788 secondo il progetto del giovane architetto assisiate Giuseppe Brizi. Il 20 novembre 1797 fu consacrata solennemente dal Vescovo di Assisi Francesco Maria Giampé.
Il campanile a guglia, parzialmente crollato dopo le violenti scosse telluriche del 1832, fu ricostruito con calotta terminale dall’ingegnere cannarese Domenico Martinangeli. Nella severa facciata in laterizio si apre un ampio portale che immette nel luminoso interno a croce latina, articolato da nervature in stucco di ordine ionico, eseguite dal milanese Andrea Cappia (attivo seconda metà XVIII secolo).
Un radicale ammodernamento è stato realizzato nel 1921, affidando al pittore-decoratore amerino Elpidio Petrignani (Amelia 1878 - Assisi 1964) l’esecuzione delle tempere della volta, della cupola e del catino absidale. Nella controfacciata è posta una tempera di Petrignani raffigurante la Sacra Famiglia, ex-voto patrocinato da Francesco Marcarelli, F. Galletti ed O. Sensi.Nella volta della navata, in corrispondenza delle sottostanti cappelle, Petrignani ha dipinto le Allegorie della Giustizia e della Fede a destra, della Carità e della Speranza a sinistra.
La prima cappella a destra è intitolata a San Francesco di Paola. Vi è collocata la tela con la Trinità e i Santi Francesco di Paola, Luigi Gonzaga, Filippo Neri, Pio V, Ignazio di Loyola e Chiara D’Assisi (fine XVII - inizio XVIII secolo). La cappella successiva è dedicata alla Madonna Addolorata, raffigurata in una statua lignea, che viene portata in processione il venerdì Santo. A sinistra vi è una statua lignea di San Rocco, attribuita a Romano Alberti da Sansepolcro, detto Nero Alberti da Sansepolcro (1502 - 1568). Nel braccio destro del transetto è ricavato l’altare di San Rocco, sottoposto alla suddetta confraternita laicale. Vi è una tela raffigurante la Madonna col Figlio, Sant’Antonio da Padova, San Rocco benedicente le anime purganti in atto di essere liberate da un angelo, eseguita nel 1797 dal pittore romano Prospero Mallerini. A destra è collocata la tela con il Crocefisso tra la Madonna addolorata, San Giovanni Evangelista, la Maddalena, San Rocco e Sant’Agostino (inizio XVII secolo), proveniente dalla demolita chiesa di San Rocco.
Il presbiterio è adornato da un bel coro ligneo parzialmente dorato (fine sec. XVIII). Le tempere nel catino spettano ad Elpidio Petrignani: a destra vi è la Consegna delle chiavi a San Pietro, a sinistra la Vocazione di San Matteo.A sinistra è esposta una interessante tavola di Niccolò di Liberatore detto l’Alunno (Foligno 1430 ca - 1502). Vi è dipinta la Madonna in trono col Figlio tra San Francesco e a sinistra San Matteo, nel cui cartiglio si legge Indulgentia culpae et poena concessa est huic domui meae a Bonifacio Papa Nono pro cuncto Populo Christiano annuatim in festa mei Macthei Amen. La notizia che la chiesa ricevette indulgenze da Bonifacio IX Tomacelli (1389-1404) è la più antica testimonianza sulla parrocchiale. A destra è collocato un tondo raffigurante la Madonna col Figlio tra San Francesco e un Santo Vescovo (San Nicola di Bari), già sull’altare della Madonna Addolorata, opera della metà del XVI secolo forse ascrivibile a Dono Doni. Nel pilastro sinistro della crociera è murato un grazioso tabernacolo per l’olio santo del XV secolo.
La statua lignea di San Matteo, patrono di Cannara, che scrive ispirato dall’angelo, commissionata allo scultore perugino Giuseppe Frenguelli, è stata solennemente inaugurata nel 1906.
La cupola si fregia dei quattro evangelisti eseguiti a tempera da Elpidio Petrignani negli anni Venti del Novecento. L’altare ricavato nel braccio sinistro del transetto è dedicato al Santissimo Sacramento, e sottoposto alla giurisdizione dell’omonima compagnia, eretta con breve di Pio IV nel 1561. Vi è esposta la Comunione degli Apostoli con i Santi Michele Arcangelo e Giuseppe, eseguita nel 1797 da Domenico Garbi (Perugia sec. XVIII-XIX). A sinistra è collocata una tela tardo seicentesca con la Maddalena penitente.Lungo la navata si susseguono le cappelle del Rosario e di San Pietro. Nel primo altare vi è un lavoro tardocinquecentesco con la Madonna del Rosario tra i Santi Domenico e Giuseppe, i devoti ed i quindici Misteri. A destra è collocata una statua di San Francesco da Paola (XVIII secolo). A sinistra è collocata una targa che ricorda Ettore Tesorieri, (Andria 1553-Cannara 1638), sepolto nella chiesa di San Matteo. Personaggio di rilievo nella vita amministrativa, politica e culturale dell’Umbria tra Cinquecento e Seicento. A lui si deve la composizione dello Stimolo Generoso di Virtute che ogni anno viene riproposto durante la cerimonia di apertura della Giostra della Quintana di Foligno. È autore di due messe in Gregoriano e di una raccolta di liriche dal titolo “La penna insensata”.
Nell’altare successivo è esposto il dipinto raffigurante San Pietro e S. Andrea che guariscono lo storpio (sec. XIX); a sinistra è una tempera con il Battesimo di Cristo nel Giordano di Elpidio Petrignani (1921 ca.). L’antico fonte battesimale, in pietra rossa, reca l’iscrizione Luisius Gerardus Can. Posuit.

Fonti Testo e foto: Mario Scaloni / Ottaviano Turrioni

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